A partire da Honeycomb, Google ha perso la decisione, a mio avviso molto discutibile, di non dividere più la memoria interna del dispositivo con una partizione dedicata al sistema e le applicazioni ed una partizione per i file utente, ma di creare un’unica partizione dinamica in modo da non avere più il problema di spazio ristretto per l’installazione delle applicazioni.
In teoria potremmo avere 16GB di applicazioni e 0 file o viceversa 16GB di file e 0 applicazioni. La memoria interna viene gestita creando uno spazio unico che mostrerà come vengono divisi i file ma che può essere usato a piacimento per applicazioni o file.
Da dove nasce il mio disappunto?
Semplice, collegando tramite USB un dispositivo Android con Honeycomb o ICS, non essendoci divisioni interne, i GB di spazio disponibile vengono visti come un unico insieme e non permettono di essere visti come memoria di massa su GNU/Linux!!!
Per chi usa Windows invece nessun problema, potrà collegare il suo dispositivo tramite USB al PC e verrà tranquillamente riconosciuto.
Fantastico vero?? Un sistema come Android, quindi basato su Linux, non viene visto dai sistemi GNU/Linux………
Ovviamente si può aggirare l’ostacolo….. ma si dovrà smanettare un pò.
Dannato MTP! su linux si puà aggirare con MTP e ADB ma su un normale car stereo non puoi più montare il telefono come penna usb.
Al momento, che io sappia è solo il Galaxy Nexus ed i tablet ad avere questa particolarità, il Nexus S aggiornato a ICS il mio Pc lo vede ancora come memoria di massa.